Borse europee toniche nella prima seduta del mese di giugno, spinte dai petroliferi e dai titoli delle materie prime e con l’attenzione del mercato puntata sui dati macroeconomici, a partire da quello sull’inflazione europea. A Milano il FTSE MIB tocca i massimi da ottobre 2008 a quota 25.480, superando il massimo di 25.478 punti del 19 febbraio 2020, prima che scoppiasse progressivamente l’epidemia di Covid. Non solo, con questo balzo il listino di Milano si riporta a livelli che non vedeva dal 3 ottobre 2008, cioè due settimane dopo circa il fallimento di Lehman Brothers che aveva poi innescato una spirale di ribassi e volatilità sui listini mondiali. Intanto il DAX 30 conferma i suoi massimi storici e il CAC 40 quelli dal 2000 (scoppio della bolla della New Economy).
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Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Inflazione in rialzo al 2% in Europa a maggio
A maggio continua il rialzo del tasso di inflazione annuale: la stima flash di Eurostat indica il 2% dopo 1,6% ad aprile. L’energia è attesa avere il tasso più alto di aumento (13,1% dopo 10,4% ad aprile) seguita da servizi (1,1% dopo 0,9%), beni industriali non energetici (0,7% dopo 0,4%), alimentari, alcol e tabacco (0,6%, stabile rispetto ad aprile). Se si esclude l’energia il tasso di inflazione è 0,9%; se si escludono anche i prezzi dei beni alimentari non processati e se si escludono pure alcol e tabacco il tasso di inflazione resta sempre a 0,9%. In Italia il tasso di inflazione annuale a maggio è dell’1,3% dopo 1% ad aprile.
La manifattura europea a livelli record. Al top anche in Italia
La giornata di lunedì, con pochi scambi e Borse deboli era stata particolarmente priva di spunti ed era “orfana” delle Borse di Londra e New York per via di una festività. A spingere gli acquisti nella seduta di martedì anche i numeri del Pmi manifatturiero europeo, salito al record di 63,1 nel mese di maggio, rispetto a 62,9 di aprile. «Tutti e tre i sottosettori hanno ancora una volta registrato a maggio forti miglioramenti delle condizioni operative», segnala Markit. Secondo Chris Williamson, Chief Business Economist di Ihs Markit, «il manifatturiero dell’eurozona continua a crescere ad un tasso senza precedenti in quasi 24 anni di storia dell’indagine, con il Pmi che ha raggiunto un nuovo record per il terzo mese consecutivo. La crescita della produzione aggiunge segnali di un’economia che sta ritornando ad espandersi notevolmente durante il secondo trimestre». Anche in Italia, l’indice è salito al livello record di 62,3 a maggio.
A Piazza Affari corrono i titoli oil e Atlantia. Occhi sulle Opa
A Piazza Affari guidano i rialzi i petroliferi con Tenaris, Eni e Saipem tutti in guadagno di oltre l’1% anche se la migliore è ancora Atlantia con la cessione di Aspi a Cdp-fondi ormai vicina agli accordi vincolanti. Buoni acquisti anche su Unicredit. Sul resto del listino tengono banco le offerte pubbliche: Cattolica Ass flette leggermente ma resta sopra il prezzo dell’Opa Generali, Retelit si consolida sopra l’Opa lanciata dal fondo Asterion.