Il vertice tra ministri
L’evento più atteso è il vertice tra i ministri degli esteri di Russia e Ucraina, in Turchia. Ankara è vista sul mercato come un mediatore credibile, dato che controlla i Dardanelli: punto fondamentale per chi dal Mar Nero vuole uscire sul Mar Egeo. E dato che la Russia ora controlla il Mar Nero, avere accesso ai Dardanelli è fondamnetale: ecco perché la Turchia, secondo i mercati, può avere un’arma di persuasione in più nei confronti della Russia. Questo vertice è il principale motivo del super-rimbalzo dei mercati mercoledì.
La riunione della Bce
Gli occhi alle 14 e alle 14,30 saranno poi puntati su Francoforte, dove si terrà la conferenza stampa di Christine Lagarde dopo la riunione del consiglio della Bce. Questa riunione di marzo era molto attesa sin da prima del conflitto in Ucraina, perché la Bce avrà in mano le nuove stime macroeconomiche e perché a fine mese scade definitivamente il piano pandemico di acquisti di titoli di Stato Pepp. Se prima del conflitto il mercato iniziava ad aspettarsi una stretta monetaria prematura (la conclusione in estate anche dell’altro piano di acquisti, chiamato App, e un possibile rialzo dei tassi entro fine anno), ora che l’economia europea è gravata dalle tensioni energetiche è possibile che la Bce torni più espansiva. Non sarà facile, dato l’elevato livello del’inflazione. Ma il mercato si aspetta una svolta più espansiva, almeno verbalmente, della Bce. Appuntamento importante, insomma.
La riunione di Versailles
L’altro grande appuntamento si tiene a Versailles, luogo molto evocativo per la storia europea degli ultimi secoli. Da oggi a venerdì si tiene infatti il Consiglio Europeo informale. I capi di Stato discuteranno prima di energia e difesa, per poi parlare dell’Ucraina a cena. Venerdì mattina, invece, la discussione sarà dedicata a temi economici, con la presidente della Bce Christine Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Ma il tema più importante per i mercati è quello dell’Eurobond.
Nei giorni scorsi Bloomberg ha infatti scritto che ci sarebbe un piano per lanciare bond europei (sullo stile del Recovery fund nato durante la pandemia) per finanziare investimenti comuni nella difesa e nell’energia. Anche questa notizia è alla base del grande rimbalzo dei mercati tra martedì e mercoledì: debito comune significa massicci investimenti verso l’indipendenza energetica, senza gravare troppo sui bilanci nazionali. Per questo lo spread BTp-Bund è sceso molto: in due giorni è passato da 161 punti base a 148.
Vero è che questa indiscrezione è stata più volte «raffreddata». Anche mercoledì un alto funzionario europeo ha detto all’Ansa che un piano ad hoc per bond comuni emessi dall’Ue per le spese nei settori della difesa e dell’energia «non è previsto» che sia inserito nelle conclusioni del vertice dei leader europei a Versailles.Vedremo cosa emergerà oggi.