Primo Paese dell’Unione europea ad affrancarsi completamente dalla dipendenza dal gas di Mosca, la Lituania intende stringere i tempi per distaccarsi con un anno di anticipo anche dalla rete elettrica russa, in programma nel 2025. Potrebbe essere comunque troppo tardi: la crisi nata da quello che Mosca definisce il “blocco” di Kaliningrad si sta facendo sempre più pericolosa, in un angolo di Europa dove Russia e Nato sono a distanza ravvicinata, tanto che gli Stati Uniti hanno subito detto di essere a fianco dei lituani e che daranno loro un sostegno «blindato».
Nikolaj Patrushev, il segretario del Consiglio di sicurezza che è probabilmente uno degli ispiratori principali del confronto con l’Occidente e dell’attacco all’Ucraina, ha promesso ieri che la risposta di Mosca avrà «un pesante impatto negativo sulla popolazione lituana». La più scontata tra le ritorsioni russe dovrebbe riguardare l’energia.
Divieto di transito