Ce ne sono voluti sei, per avere ragione di Carlos Alcaraz: il sesto è stato il match point del successo liberatorio con cui Jannik Sinner ha chiuso una partita strepitosa. Che era cominciata, sul centrale di Wimbledon, al di là di ogni aspettativa, con un perentorio 6-1 e un solido 6-4; poi Alcaraz è cresciuto e ha strappato con le unghie il terzo set al tiebreak (finito 10-8) annullando i primi due matchpoint. A quel punto, chi immaginava il contraccolpo dell’italiano e l’ascesa dello spagnolo con un virtuale quinto set al cardiopalma, ha visto invece un Sinner che non è arretrato di un centimetro, ha tenuto il servizio nel game d’esordio del quarto set (durato oltre nove minuti), e dopo aver conquistato il break portandosi sul 3 a 1, ha recuperato da 0-40 spegnendo le residue possibilità di Alcaraz. Che pure ha annullato altri tre matchpoint prima di cedere 6-3.
Il bel tennis dei ventenni