Regno poco Unito
Nell’Isola comunque, va notato che il fronte del tifo a sostegno dei Bianchi è tutt’altro che compatto. Secondo un sondaggio online condotto da Good Morning Britain, il 63% dei tifosi di Scozia, Galles e Irlanda del Nord sosterrebbe l’Italia. Le ragioni di questa antipatia sono simili da una nazione all’altra. «Il Galles ha sofferto secoli di oppressione da parte dell’Inghilterra, e il governo di Boris Johnson pensa a noi solo quando ha tempo – afferma la giornalista Laura Kemp nel quotidiano regionale Wales Online –. Per non parlare di quei “Neanderthal” che distruggono bar, piazze e giardini ovunque vanno», ha aggiunto parlando dei tifosi inglesi, della loro «arroganza» e «presunzione».
Il cuore della critica è inoltre rappresentato proprio da “Football’s coming home”, l’inno di Euro 1996, che è spesso cantata ora dai tifosi inglesi. Come fanno notare i critici, si tratta di una frase presuntuosa, dati i ripetuti fallimenti dell’Inghilterra da quando ha vinto (sempre a Wembley) la Coppa del Mondo del 1966. «Il calcio sta tornando a casa? Così l’Inghilterra sarebbe proprietaria di questo sport? Non credo», ha scritto l’ex internazionale scozzese e leggenda del Liverpool Graeme Souness sul Times.
Tifo politico
Insomma, non è escluso che da qualche finestra a Glasgow, Cardiff, Belfast o Dublino spunti qualche tricolore italiano, domenica sera. Senza dimenticare poi i veri e propri endorsement politici. Come quello fatto via Twitter dall’Ogra Sinn Fein, la sezione giovanile del Sinn Fein, il partito politico irlandese d’ispirazione indipendentista, repubblicana e socialista. Nel profilo ufficiale del movimento, subito dopo il successo dei Leoni sulla Danimarca che ha certificato la presenza della Nazionale di Southgate alla finale della competizione continentale, è comparsa una foto dell’undici dell’Italia, schierato a centrocampo per una foto prepartita in questi Europei.
Accompagnata alla foto, parte del testo di “Bella Ciao”, il canto popolare della Resistenza che in questi giorni si è trasformato in una sorta di inno non ufficiale per i supporter azzurri agli Europei, dopo essere stato cantato dai tifosi dell’Italia insieme agli spagnoli prima della semifinale ed essere stato rilanciato da un telecronista arabo in un surreale quanto appassionato commento alla rete decisiva segnata da Jorginho su rigore.
«Una mattina mi son svegliato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao!» si è letto nei giorni scorsi nell’account ufficiale dell’Ogra Sinn Fein con tanto di bandiera tricolore e rimando al profilo Twitter dell’organizzazione “gemellata” dei Giovani comunisti italiani. Supporto ben accetto sotto il profilo calcistico, visto anche il motto del movimento: “Tiocfaidh ár lá”, frase gaelica traducibile con “Verrà il nostro giorno”, da sempre slogan del gruppo indipendentista irlandese che auspica la creazione di un’unica nazione fra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord. Frase che davvero può essere di buon auspicio per gli azzurri nella tana dei Leoni.